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La pace si insegna e si impara

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Scuola e Pace

“Evitare i conflitti è compito della politica, ma costruire la pace spetta alla scuola”. La frase, quasi uno slogan, si deve a Maria Montessori (1870-1952), la più importante e negletta pedagogista italiana dell’ultimo secolo che tra il 1932 e il 1939 dedicò all’educazione alla pace molti interventi in convegni internazionali e prese di posizione pubbliche raccolte poi nel volume Educazione e pace (Garzanti 1949).

Nel preambolo della Convenzione internazionale che il 16 novembre 1945 diede vita all’Unesco (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura) si legge: “I governi degli Stati aderenti alla presente convenzione, a nome dei loro popoli dichiarano: Che le guerre nascono nell’animo degli uomini ed è l’animo degli uomini che deve essere educato alla difesa della pace. […] Che la grande e terribile guerra appena terminata è stata resa possibile dal rinnegamento dell’ideale democratico di dignità, di uguaglianza e di rispetto della persona umana e della volontà di sostituirlo utilizzando l’ignoranza e il pregiudizio, dogma dell’ineguaglianza delle razze e degli uomini…”.

Da oltre vent’anni collaboro con la Rete delle scuole di pace, nata nel 1995, frutto della consapevolezza e dell’impegno del Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani e della Tavola della Pace. Scopo della Rete è dare concretezza al monito dell’Unesco fornendo aiuto a quanti intendono investire sull’educazione, la formazione e il protagonismo dei giovani, per dare impulso a una cultura nuova e a una nuova società restituendo alla scuola la sua funzione di “intellettuale sociale” per aiutare la comunità ad affrontare le gravi crisi che stiamo vivendo.

“La pace si insegna e si impara”, recita uno slogan della Rete, a sintetizzare il fatto che l’educazione alla pace ha sempre una dimensione trasformativa che impatta sulla realtà, società, cultura, e sullo stesso processo educativo che non può che richiedere una didattica innovativa che metta davvero al centro lo studente. Negli ultimi anni, anche grazie alla Legge 92/2019 che istituisce l’Educazione Civica come disciplina trasversale, vi è stata maggior attenzione ai temi della cura (di sé, degli altri, dell’ambiente ecc.), della sostenibilità e della “coltivazione del bene comune”, della giustizia, della pace e dei diritti.

Le Linee Guida per l’Educazione alla Pace e alla Cittadinanza Glocale, realizzate grazie a un percorso di ricerca e azione, cui hanno partecipato oltre 100 docenti nel corso del programma Dalla grande guerra alla grande pace (Regione Friuli 2014/2018), costituiscono per tutti i docenti un ottimo strumento di elaborazione (sono state trasmesse a tutte le scuole dal Miur con nota n. 4469 del 14/09/2017). Si tratta di un agile documento metodologico che supporta i docenti nel progettare, costruire e realizzare, con i propri studenti i percorsi di educazione alla pace, alla cittadinanza, alla cura. Percorsi con i quali affrontare anche questo momento storico nel quale la guerra, con i suoi orrori, è tornata nel cuore dell’Europa e al centro delle preoccupazioni, dell’angoscia, della scommessa per il futuro.

Cfr. il sito: http://www.lamiascuolaperlapace.it/

Pubblicato in Missione Oggi 03/2022

Aluisi Tosolini
12 July 2022
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