Skip to main content

Grappoli P. Pietro

1916/500

P. PIETRO GRAPPOLI
Esine (Brescia) il 7 giugno 1926
Padang (Indonesia), 5 agosto 2008

Alle ore 21,30 del 5.8.2008, all’ospedale Yos Sudarso di Padang (Indonesia), dove era ricoverato da una decina di giorni, è morto P. Pietro Grappoli per un cedimento del cuore. Da due mesi non si riusciva più a comunicare direttamente con lui a causa della totale sordità e cecità, conseguenze di un grave incidente occorsogli nel 1992 a Duri (Riau).
Aveva 82 anni compiuti, essendo nato a Esine (Brescia - Italia) il 7.6.1926.

P. Pietro iniziò il suo iter saveriano nel 1938 a Vicenza (ginnasio inferiore). Lo proseguì a Grumone (ginnasio superiore). Nel 1944 fu a S. Pietro in Vincoli per l’anno di noviziato: emise la Prima Professione il 12.9.1945 a Parma. Fece i primi due anni di Liceo a Parma e il terzo a Desio nella villa Tittoni, da poco acquistata dai Saveriani. Dopo il prefettato a Udine, frequentò i quattro anni di teologia a Piacenza dove fu ordinato presbitero il 21.3.1953. «Si è preparato al sacerdozio con intensa attività spirituale. – si legge nel giudizio del suo Rettore (15.2.53) – Facile a stringere relazioni e amicizie… Di una precisione raffinata e animato di sincero zelo. Di grande docilità»

Dopo l’ordinazione lavorò per otto anni in Italia: Desio, Piacenza, e insegnante (55-61) a Zelarino.  xxxxx Alla fine del 1959 ricevette la destinazione all’Indonesia. Così rispose al Superiore Generale: «Laetatus sum in his quae dicta sunt mihi! Superabundo gaudio! Grazie, Padre!» (13.8.59). 

Giunse a Padang nel febbraio 61. Il suo fu un inizio in salita, per la morte del padre e per una preoccupante emorragia, causata da un’ulcera che periodicamente si faceva sentire. 
Appresa la lingua, fu inviato alle Mentawai, a Sikakap: una missione che era un cantiere aperto perché si stavano realizzando le strutture essenziali per la vita delle comunità cristiane: chiese, scuole, dispensari. P. Pietro si impegnò soprattutto a «istruire i cristiani, dato che l’espansione è avvenuta in fretta e non di pari passo con l’istruzione. Sto facendo del mio meglio con delle traduzioni, sto dandomi d’attorno per l’istruzione catechistica dei bambini» (25.6.63).

Dal 1965 al 1970 fu impegnato a Padang: Vicario Generale della Diocesi, Rettore del Seminario e collaboratore pastorale a Padang Baru.
Nel 1970 fu nominato parroco di S. Maria di Fatima di Jakarta-Toasebio. Ma dopo due anni chiese di ritornare alle Mentawai: «A Jakarta non sono stato mai bene: il clima e il lavoro in una grande città non mi si confanno assolutamente». In quella circostanza comunicò al Superiore Generale che stava pensando seriamente di ritirarsi nella trappa di Rawa Seneng (Ddjateng): «per continuare nella mia vocazione missionaria attraverso l’apostolato indiretto» (23.5.72). Trascorse due brevi periodi in quella trappa, e il discernimento, che si concluse qualche anno più tardi, lo portò a ribadire l’impegno a vivere «i valori eterni immutabili dell’apostolato, del ‘facere sequitur esse’! Li ricordo a me, perché ogni giorno a Sipora, la ‘Trappa’ naturale delle Mentawai, li medito e ne faccio la ‘causa’ di una gioia profonda e serena»(15.5.79).

Ritornò alle Mentawai per altri 14 anni (1972-1986). Lavorò a Sikakap, Siberut, Sipora e ancora Sikakap; con le visite ai villaggi, le iniziative per lo sviluppo integrale delle persone e, soprattutto, le catechesi per la formazione cristiana. 

Nel 1986 lasciò definitivamente quel campo di lavoro. Risiedette a Padang (86-89) dove curò la pubblicazione dei Vangeli in mentawaiano. Fu quindi parroco di Duri (Sumatra-Riau) fino al grave incidente stradale del 1992 dal quale uscì duramente segnato, ma anche corroborato nella fede: 

«A Duri – scrisse nel 2003 e 2005– il Signore e la Madonna mi hanno dato un grazia grande, non una disgrazia! per amare i poveri, i sofferenti, Gesù e la Sua Mamma Maria! … Mi ha fatto capire che una sola cosa è necessaria, la preghiera. In silenzio e in preghiera sto accanto ai missionari che lavorano nella vigna del Signore… fino a quando spunterà per me la luce dell’eternità». 

Il Signore lo accolga nel suo regno di luce e di pace.

DG
05 Agosto 2008
1916 Vistas
Disponible en
Etiquetas

Enlaces y
Descargas

Esta es un área reservada a la Familia Javeriana.
Accede aquí con tu nombre de usuario y contraseña para ver y descargar los archivos reservados.