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Annuncio della morte di p. Angelino (Lino) Maggioni sx

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Domenica 22 settembre 2024, alle ore 21.30 (ore in Italia), è deceduto presso la Comunità Saveriana del IV Piano, Casa Madre, Parma, il nostro confratello p. Angelino (Lino) Maggioni. P. Lino aveva 90 anni compiuti essendo nato l’8 gennaio 1934 a Colognola di Bergamo, Bergamo, Italia.

Entrato da ragazzo nella casa Apostolica Saveriana di Gromo S. Marino (Bergamo, Alta Val Seriana), ne esce dopo pochi mesi, per rientrare, poi, a Pedrengo (Bergamo), tra le vocazioni tardive, all’età di 21 anni. (12 aprile 1955). Nel frattempo, il giovane Lino ottiene una licenza in Disegnatore Meccanico e Commerciale presso l’Istituto Tecnico Commerciale di Bergamo.

Dopo l’anno di Noviziato a San Pietro in Vincoli (1957), emette la prima professione religiosa e missionaria il 15 settembre 1958. Dal 1958 al 1960 è a Desio dove regolarizza anche i suoi studi. Vive un anno nella casa Apostolica di Brescia come prefetto (1960-1961). Continua la sua formazione teologica a Parma dove emette la Professione Perpetua (12.09.1962) e riceve l’ordinazione presbiterale (25.10.1964).

Dopo l’ordinazione presbiterale, p. Lino viene inviato alla casa Apostolica di Brescia come Direttore Spirituale (1965-1967). In questo periodo cura anche la pagina del giornale Missionari Saveriani della comunità di Brescia.

Nel mese di ottobre 1967 p. Lino viene destinato al Congo dove vi rimane fino al 1972. Qui ha il compito di economo locale e successivamente di rettore a Kiliba.

Dal 1972 al 1984, p. Lino viene richiamato in Italia. È dapprima rettore della casa Apostolica di Brescia (1972-1974) e, successivamente, rettore della comunità di Tavernerio (1974-1976). Dal 1974 al 1978 è Maestro dei Novizi a Tavernerio, per poi continuare con lo stesso incarico ad Ancona (1978-1984). Qui è anche rettore della comunità Saveriana.

Dal 1984 al 2000, appartiene alla circoscrizione della Delegazione Centrale. Dal 1984 al 1995 risiede nel Collegio Conforti, in Via Aurelia, Roma, con i seguenti compiti: Segretario Nazionale Unione Missionaria del Clero (1984-1994) e ministero (1994-1995).

Dal 1995 al 2000 viene nominato rettore della comunità Saveriana di Parigi, Francia.

Dal 2000 al 2004, fa nuovamente parte della Regione Italiana: rettore della comunità Saveriana di Piacenza, come economo locale, e poi come Animatore Missionario della comunità Saveriana di Cremona.

Dal 2004 al 2010 p. Lino ritorna in Burundi: prima come economo locale della comunità Saveriana di Kamenge, Bujumbura, Burundi, e poi come rettore e viceparroco.

Nel 2008 ritorna in Italia per ragioni di salute (Alzano Lombardo) per poi riprendere il suo servizio missionario come viceparroco a Kamenge, Bujumbura, Burundi.

Ritorna in Italia per ragioni di salute, appartenendo alla Delegazione Centrale: ministero a Tavernerio (2010-2021). Dal 2021, p. Lino apparteneva alla Regione Italiana: ministero a Tavernerio (2021-2023) e Casa Madre per cure. 

Reverendissimo Padre Generale,

…sono giunto a questa decisione, spinto dal desiderio di donare in modo definitivo la mia vita alla causa missionaria, per mezzo della triplice professione religiosa; spinto inoltre dalla convinzione, ormai certa, che, nei fini della nostra Congregazione e nello spirito “Saveriano”, ho scoperto l’indirizzo che desidero dare alla mia vita religiosa… (Lettera al Superiore Generale P. Giovanni Castelli, Locasca di Schieranco, Piemonte, 30 luglio 1962).

Caro Padre Mario Carmelo Mula,

leggo con riconoscenza l’obbedienza con cui la famiglia Saveriana mi inserisce nella regione dell’Italia. La vivo come riparazione alle tante disobbedienze che ho consumato nella lunga vita che il Signore mi ha donato, per imparare a vivere da figlio di San Guido Conforti. E così fin che il Signore mi vuole qui continuerò a cantare che eterna è la Sua Misericordia…Grazie per il servizio che state facendo alla nostra famiglia in questo momento in cui bisogna cambiare le domande di fondo. Dio vi benedica…” (Lettera al Vicario Generale, p. Mario Carmelo Mula, Tavernerio, festa del Sacro Cuore, 2021).

Grazie p. Carlo, per gli auguri. Mi hanno fatto molto piacere. Lo stato di salute delle mie gambe e del mio fisico mi inclinano a cadere di qua o di là. Ma credo siano normali avvisaglie per dirmi che è finito il tempo, per me, di dire: “l’anno prossimo farò questo, farò quest’altro”. Con senso di riconoscenza mi sento ormai incline a pensare come sarà il corpo che riceveremo in dono, dopo che questo in cui abbiamo abitato per decenni, avrà esaurito la sua spinta interna. Il Signore non poteva essere più buono con noi, ciao. (Lettera a p. Carlo Girola, Tavernerio, 09 gennaio 2013). 

Riposi in Pace.

DG
23 Settembre 2024
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