Skip to main content

Annuncio della morte di p. Otello Pancani sx

7897/500

Martedì 6 agosto 2024, alle ore 13.45 (ore in Indonesia) è deceduto presso l’Ospedale Santa Maria di Pekanbaru, Sumatra, dove si trovava ricoverato da vari giorni, il nostro confratello p. Otello Pancani. P. Otello aveva 86 anni compiuti essendo nato il 10 giugno 1938 a Castelvecchio di Prignano Secchia (provincia di Modena e diocesi di Reggio Emilia, Italia).

P. Otello entra in Istituto il 2 ottobre 1965 dopo aver vissuto tutta la sua formazione nel Seminario Diocesano di Marola (Reggio Emilia): scuole Medie e Ginnasiali, Liceo e Teologia. Subito dopo l’ordinazione presbiterale nella Cattedrale di Reggio Emilia (29.06.1962) viene inviato per due anni di servizio come vicario cooperatore nella parrocchia di Correggio (Reggio Emilia). Durante questo periodo p. Otello ha molti incontri con p. Otello Casali (+ 2017 a Padang, Indonesia) perché del medesimo Seminario e del medesimo paese: “Ciò che più mi ha colpito, scriveva p. Otello Pancani, è la frase ‘Chi più dona, più è contento’ ”. P. Otello Pancani ha altri incontri con i pp. Carlo Catellani (+ 1987) e Mario Giavarini (+ 2014). Scrive ancora P. Otello Pancani: “Ciò che mi ha convinto a donarmi alla missione è il pensiero che ‘La vocazione religiosa e missionaria costituisce per me il complemento della consacrazione a Dio’ ”.  

Il 2 ottobre 1965 p. Otello, inizia l’anno canonico del noviziato a Nizza Monferrato ed emette la prima professione religiosa e missionaria a Parma il 3 ottobre 1966. 

Dopo la prima Professione missionaria e religiosa, viene destinato alla circoscrizione dell’Indonesia (1967) dove rimane fino all’ultimo giorno della sua esistenza. Lavora per un anno prima a Padang, nel Seminario come vicerettore (1967-1968); poi è parroco a Bukittinggi (1968-1972); sempre a Padang emette la Professione Perpetua il 3 ottobre 1969; dal 1973 al 1980 è parroco a Jakarta, Santa Maria de Fatima (Toasebio). Dopo un periodo sabbatico a Roma e di cure mediche in famiglia e a Parma (1981-1982) ritorna in Indonesia. Il suo impegno missionario si sposta a Jakarta come viceparroco della parrocchia di S. Alfonsus, Pademangan (1982), di San Matius, Bintaro (1983) e parroco sempre di San Matius, Bintaro (1983-1995).

Dal 1995 al 1996 p. Otello è in Italia per un anno sabbatico. Nel 1996 ritorna in Indonesia, a Yogyakarta (Teologia) con l’impegno del ministero per circa un anno. Spinto dal desiderio di lavorare in una zona di “urgenza missionaria”, nel febbraio 1997 ottiene un permesso di assenza per lavorare, con alcuni sacerdoti Cappuccini, nella parrocchia di Kuala Dua (diocesi di Sanggau, regione di Kalimantan, Indonesia). 

Dopo qualche mese di riposo, nel settembre 1998 va a Jakarta (Studentato di Filosofia) dove lavora come Animatore missionario dal 1998 al 2004 e Procuratore ad interim (2003-2004). In seguito va alla Procura di Jakarta, come Animatore missionario (2004-2006) e poi come Procuratore delle Missioni (2006-2013). Dal mese di marzo 2013 si trovava a Pekanbaru, S. Paulus Labuh Baru come viceparroco.     

“Ringrazio sentitamente p. Renzo Larcher, rettore della Casa Madre, e compagno di noviziato, che mi ha invitato a presiedere questa celebrazione eucaristica nel Santuario di San Guido Maria Conforti con la partecipazione dei confratelli, specialmente dei confratelli sofferenti, che hanno donato tutta la loro vita per il servizio alla missione. Ho gradito moltissimo l’invito. Grazie anche ai miei confratelli di ordinazione presbiterale di Reggio Emilia. In modo speciale, in questa celebrazione eucaristica, insieme a Gesù, ringrazio il Padre che mi ha chiamato per nome a vivere nel cammino della storia, della Chiesa e della missione ad gentes… Non mi è facile condensare 50 anni di vita presbiterale e 45 di missione in pochi minuti. La domanda fondamentale è: Perché mi sono fatto prete? La risposta è che ho seguito un’esigenza del cuore, un’esigenza a cui non sono riuscito a resistere e che perdura insistente fino al giorno d’oggi. In questa vocazione missionaria ho trovato la mia identità, la gioia…Sono riconoscente alla gente indonesiana che pur appartenente a moltissimi gruppi etnici, diversi tra loro, e alle religioni riconosciute dal governo indonesiano (mussulmani, induisti, buddisti, confuciani, protestanti, cattolici), mi ha fatto vedere come di fatto possiamo convivere, rispettandoci e crescendo insieme…Il dialogo interreligioso gioca e giocherà un ruolo fondamentale in Indonesia. Vincerà il dialogo tra tutti i popoli di questa immensa nazione…” (Parma, Casa Madre, 50° di ordinazione presbiterale, 29 giugno 2012)

Riposi in Pace.

DG
06 Agosto 2024
7897 visualizzazioni
Disponibile in
Tag

Link &
Download

Area riservata alla Famiglia Saveriana.
Accedi qui con il tuo nome utente e password per visualizzare e scaricare i file riservati.