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Battagliarin Mons. Dante

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MONS. DANTE BATTAGLIARIN
Treporti di Burano (VE), 19 marzo 1904 
Parma, 29 aprile 1978

di Treporti - VE
Missionario in Cina e primo Vescovo di KHULNA (Bangladesh)
Di anni 74. Numero di Professione 36

   Nacque a Treporti (VE) il 19.III.1904. Presentato dal Parroco come "giovanetto d'ingegno pronto, ma di indole piuttosto irrequieta e vivace" nell'ottobre 1916 entrava a Parma tra i Saveriani, e nel settembre 1921 emetteva la Professione nelle mani del Fondatore.

   Ordinato Sacerdote il 29.VIII.1926, a 22 anni (!), partiva per la Cina assieme al Fr. Valeriano Germano imbarcandosi sulla nave "Esquilino". Rimase in Cina fino al 1931. La situazione cinese era molto precaria e la guerra civile e per le scorribande dei briganti. P. Dante lavorò nelle località di Chengchow, Loyang, Yenshe: trovò sempre il tempo di mandare in Italia, per la pubblicazione dell'Istituto Le Missioni Illustrate, brillanti articoli e cronache di vita missionaria.

    Rientrato in Italia come Delegato al Capitolo Generale del 1932, vi si fermerà per vent'anni a servizio della Congregazione, svolgendo vari incarichi:
- Rettore della Casa di Vallo della Lucania dal 1933 al 1936;
- Rettore della Casa di Grumone per un anno;
- Consultore Generale e Prefetto degli Studi dal 1939 al 1943;
- nel settembre del 1943 gli fu chiesto di interessarsi della fondazione della Casa di Cremona. In questa occasione stabilì una vasta rete di amicizie che per tutto il resto della vita curerà con gioia e gratitudine;
- nel Capitolo del 1946 fu fatto anche Prefetto dell'Economia ed Economo Generale;
- dal 1949 in poi, quando la Teologia fu trasportata a Piacenza, gli fu affidato anche l'insegnamento della Teologia Morale; in quegli anni riuscì a conciliare un'attività sorprendente: insegnamento, frequenti viaggi a Roma per frequentare Corsi di specializzazione, disbrigo di pratiche inerenti al Consiglio Direttivo.

   Una svolta decisiva nella sua vita fu segnata quando il 3 luglio 1952 si imbarcava a Genova sulla nave "Risano", destinato a guidare i primi Saveriani che iniziavano il lavoro nell'attuale Bangladesh; egli fu nominato Amministratore Apostolico di Jessore.

    Per diciassette anni si spese senza misura, con coraggio apostolico e con instancabile laboriosità, fedele al motto episcopale che scelse quando, il 3.VIII.1956, fu nominato Vescovo di Khulna: "Impendani et superimpendam pro animabus".

     Due anni dopo la partenza, così scrive del lavoro e dei Confratelli:

     "....Alle difficoltà del clima, della viabilità, delle bestie, dell'umidità, della mentalità, della povertà, alle croci che hanno fatto sanguinare tutti i Padri in cura d'anime, corrispondono in loro un grande zelo ed un grande spirito di sacrificio, anche se talvolta appaiono guidati più da generosità che da prudenza..."

     Sia pure con lo svantaggio di non avere mai appreso la lingua locale in modo sicuro ed autonomo, egli volle seguire da vicino tutte le attività dei Saveriani e di altri Missionari presenti nella Diocesi di Khulna. Il P. Vanzin delineò bene l'operato di Mons. Battagliarin in queste righe apparse su Fede e Civiltà nell'ottobre 1956:

     "... Poi nel Bengala, sommerso dal lavoro, dall'acqua e dal fango, Mons. Battagliarin i piani li fa a tavolino, ma li va a seguire e controllare sul posto... Egli ha paura dei serpenti e l'acqua delle risaie arriva presto alla cintola; talvolta i suoi Missionari hanno le gambe lunghe ed egli fatica assai a tenere loro dietro. Non si arresta mai, non si lamenta, arriva sempre con loro...".

     Date le dimissioni nel 1969, passò gli ultimi anni in Italia prestandosi in aiuto nel ministero episcopale. Morì a Parma il 29 aprile 1978.

DG
29 Aprile 1978
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