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Cocconcelli P. Gisberto

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P. GISBERTO COCCONCELLI
Roncocesi (RE), 29 febbbraio 1904
Padang (Indonesia), 9 febbraio 1973

Di Roncocesi - RE
Missionario in Cina ed in Indonesia
Di anni 69. Numero di Professione 83
Sepolto a Padang - Indonesia

    Nato a Roncocesi (Reggio Emilia) il 29.II.1904, frequentò fino alla seconda Teologia il Seminario Diocesano. Superate vivaci opposizioni della famiglia e del Vescovo Diocesano, nell'agosto 1925 entrava a Parma tra i Saveriani, accolto da Mons. Conforti. Ordinato Sacerdote nell'aprile 1928, rimase a Parma per circa quattro anni impegnato nella redazione dei periodici dell'Istituto.

    A 28 anni, nel luglio 1932, partiva per la Cina con altri sette Confratelli, accompagnati dal Vescovo Mons. Calza. Nello studio del cinese manifestò la sua testarda ma lodevole metodicità che lo portò in pochi anni ad imparare oltre 3500 caratteri. Dal 1935 al 1937 resse la cristianità di Tsing-yun-ly, curando in modo particolare la visita alle famiglie, e risiedendo a Cheng-chow. Trascorse a Cheng-chow tutto il periodo della guerra, fino al 1946 riuscendo ad evitare il concentramento in quanto, assieme al P. Romano Danieli, era impegnato nella cura dei malati e dei feriti all'ospedale.

    Nel giugno 1946 fu nominato Superiore della Casa di Studi di Pechino: vi rimase per un anno, fino al maggio 1947 quando, viaggiando sulla nave francese "Champollion", rientrò in Italia chiamatovi per espletare il lavoro di Segretario Generale della Congregazione Saveriana. Impegnò in tale compito la metodicità e la tenacia che gli erano caratteristiche, trovando pure modo di esercitare il ministero sacerdotale nel reggiano, curando la Chiesa del Cristo in Reggio Emilia.

   Nel novembre 1951 poteva ripartire per le Missioni: optò per il nuovo campo di lavoro dei Saveriani, l'Indonesia. Trascorso in Olanda un anno, per lo studio della lingua, arrivò in Indonesia nell'agosto 1953.

     Lavorò come missionario a Padang, a Bukittinggi alternando all'attività pastorale diretta trasmissioni religiose per la Radio Republik Indonesia.
Continuava a tenersi aggiornato partecipando ai raduni presso la Casa Saveriana, ai Ritiri ed agli Esercizi Spirituali.

    "Egli leggeva molto e prendeva le sue idee dalla "Settimana del Clero" e dalla "Pravda" che noi per stuzzicarlo chiamavamo la "copia dell'Osservatore Romano" dirà di lui un Confratello.

     Sentendo venire meno le forze, chiese di non essere chiamato in Italia, preferendo morire in Indonesia; il Signore lo esaudì: morì a Padang il 9.II.1973 assistito dal Vescovo e dai Confratelli. Il suo corpo riposa nella "Domus religiosa" di Padang.

DG
02 Febbraio 1973
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