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Liu P. Simone

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P. SIMONE LIU
Shiu-ts'uen (Shanchow- Cina), 15 settembre 1921
Tokyo (Giappone), 3 luglio 1971

Di Shanchow - Cina
Saveriano cinese, morto in Giappone.
Di anni 50. Numero di Professione 401
Sepolto a Saito - Giappone

    Padre Liu nacque a Shiu-ts'uen (Shanchow) il 15.IX.1921; a 12 anni entrò nel Seminario di Shanchow dove suo padre insegnava, nella Diocesi di Loyang. Passato nel 1939 nel Seminario Regionale di Kaifeng poté con fatica e con continui rinvii completare gli studi teologici: in quegli anni conobbe Luigi Wang e Agostino Yang, altri due seminaristi che saranno per lui fratelli inseparabili per 18 anni.

   Nell'agosto del 1946 entrava nella Congregazione Saveriana presso la Domus Religiosa di Cheng-chow. Ordinato sacerdote il 14.VIII.1947 dal Vescovo Mons. Tchao e compiuto il Noviziato a Pechino con i due amici Wang e Yang, emise la prima professione il 13.III.1949.

     Passò ad Hong-kong, quindi a Macao e di lì, dopo un anno di incertezze, non sapendo se sarebbe venuto in Italia o ritornato in Cina - a causa del regime maoista che stava espellendo tutti i Missionari ed i Preti dalla Cina - fu inviato in Giappone, ove giunse il 25.VI.1950.

    In Giappone, dopo un mese di permanenza a Kobe, lavorò a Kishiwada come Missionario con il P. Ronzani per più di tre anni.

    Dal 1953 al 1965 fu a Takanabe con il P. Picci. Fu in questo tempo che ottenne di venire in Italia per vedere il Papa, Roma, la Casa Madre dei Saveriani e conoscere di persona molti Confratelli di cui conosceva appena il nome. La felice parentesi durò circa sette mesi, dal giugno 1959 al febbraio 1960.

    Nel 1965 egli passò a Kobayashi, in qualità di Parroco e qui lo colse la malattia che lo portò alla morte nel giro di pochi mesi: cirrosi epatica con diverse emorragie. Spirò il 3 luglio 1971.

    Al Superiore Generale, nel 1947 aveva scritto:

    “… La ringrazio di tutto cuore perché mi ha ricevuto nella Congregazione...”.
E due anni dopo, nel settembre 1949, appena arrivato a Macao, dopo aver percorso quasi tutta la Cina, nell'intento di sottrarsi ai comunisti:

   "Quest'anno tutto è passato nei viaggi... E cosa si fa, dove si va, lo sa solamente il Signore. L'uomo propone, Dio dispone: ci mettiamo di buon animo nella mano del Superiore, abbandonandoci con fede alla Provvidenza Misericordiosa...”.

    P. Virginio Aresi, Superiore Regionale in Giappone, scrisse di lui:

   "L'entusiasmo missionario di P. Liu si giovanilmente rinnovato ogni giorno senza accusare flessioni con l'età che al momento della morte era vicino al traguardo dei 50 anni. Povero con se stesso era di un'ospitalità generosa. Sempre dedito ad un duro lavoro, era di una cordialità sorridente che sorprendeva. Nascondeva nei cuore il dramma di non conoscere nulla dei propri cari e di non poter nemmeno tentare di carpire qualche notizia...".

DG
03 Luglio 1971
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