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Alluvione in Giappone

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Izumi Sano 11 Luglio 2018

Non era ancora spenta l’eco del terremoto che aveva colpito la zona di Osaka lo scorso 18 giugno, provocando 5 vittime e diversi danni, quando proprio a conclusione della “stagione delle piogge”, causa anche un tifone passato a fianco del paese, si è abbattuta sul Giappone una ingente inondazione che ha colpito diversi distretti provocando danni e vittime mai sperimentati in questi ultimi decenni a causa di alluvioni. Si parla tutt’oggi di 160 morti, 70 dispersi, migliaia di case inondate e centinaia di migliaia di persone evacuate.

I luoghi colpiti si trovano proprio nella fascia intermedia delle due zone in cui siamo presenti nella nostra attività missionaria, e fortunatamente son state risparmiate dai danni le chiese e le case a noi affidate. I più colpiti dalle inondazioni, proprio come cinque anni fa, sono i distretti di Hiroshima e Okayama dove gli argini di diversi fiumi e torrenti, di cui è ricca la zona, non son riusciti a contenere la massa d’acqua precipitata la settimana scorsa nel giro di 5 giorni.

Il Giappone è un paese soggetto a diversi tipi di cataclismi naturali, terremoti e inondazioni, a cui cerca di far fronte in diverse modalità di prevenzione e progetti di sicurezza, ma ancora ci son situazioni che superano ogni intervento preventivo (vedi tsunami del 2011 con 20mila vittime) e appropriate soluzioni richiedono tempo in quanto coinvolgono milioni di costruzioni.

Se queste danno una certa sicurezza in caso di terremoti sino al settimo, ottavo grado, nulla possono in caso di inondazioni, essendo circa il 70 percento del paese costituito da montagne e colline, quindi le case sono spesso costruite su ripidi pendii o in piane alluvionali.

La Chiesa giapponese, tramite la Caritas e svariate associazioni, si è messa all’opera per gli aiuti necessari, ma le prime e urgenti fasi di soccorso son in gran parte affidate al personale della difesa nazionale con mezzi appropriati. Non mancano gli aiuti internazionali che già son stati annunciati (Taiwan con più di 200milioni di dollari). Le previsioni parlano di anni per un ricovero completo delle zone colpite, delle costruzioni e messa in sicurezza da ulteriori cataclismi.

Rimane la certezza, già dimostrata in altre situazioni, della indomabilità e risolutezza della gente a riprendere la vita, e la solidarietà che li contraddistingue in queste situazioni di crisi.

Come missionari e fedeli cristiani, ci sentiamo coinvolti a dare testimonianza di aiuto e presenza senza far mancare la fiducia nel Signore perché doni forza e consolazione in questi frangenti.

Grazie a tutti per l’interessamento e il premuroso ricordo nella preghiera.

p. Claudio

Despite precautions, geographic vulnerabilities raise risks for Japan during deadly downpours

Rescuers race against time as death toll in western Japan floods rises to at least 176

Claudio Codenotti sx
11 Luglio 2018
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