P. VINCENZO TONETTO
San Donà di Piave (VE) 06 Novembre 1927.
San Donà di Piave (VE) 10 Settembre 2010
Il 10 settembre 2010, alle ore 20:15, moriva all’ospedale di San Donà il P. Vincenzo Tonetto, a seguito di un incidente stradale occorsogli 66 giorni prima. P. Vincenzo era prossimo a compiere 83 anni, essendo nato a San Donà di Piave (VE) il giorno 06.11.1927.
Era entrato a 21 anni nell’Istituto a Poggio S. Marcello nel 1948, per iniziare la prima media. Terminato il ginnasio nel 1953, convinto della sua vocazione missionaria, chiese di entrare in noviziato: “Ora Padre desidero di tutto cuore di essere ammesso a far parte di questa famiglia Saveriana, che tanto ho amato ed amo, unicamente per servire Gesù in uno stato più perfetto e di donare tutta la mia vita per la salvezza degli infedeli.” Entrato in noviziato a San Pietro in Vincoli, emise la prima professione il 12.09.1954. Continuò gli studi liceali a Desio e al momento di rinnovare i voti che aveva fatto per un triennio, espresse il desiderio di poter fare la sua consacrazione in perpetuo al Signore. Il suo desiderio fu esaudito, e il 3 novembre 1957 emetteva la sua Professione Perpetua. Passato a Parma per gli studi di Filosofia-Teologia, fu ordinato presbitero nella cappella della Casa Madre il 16.10.1960.
Dopo l’ordinazione venne destinato dai superiori al Brasile Sud, dove arrivò l’8.01.1962. Dopo aver dedicato alcuni mesi allo studio della lingua, a San Paolo, fu inviato come vice parroco prima nella parrocchia di Sant’Ana a Laranjeiras do Su (1962-63), poi a Centenario do Sul (1963-64), poi ancora alla parrocchia di Sant’Ana a Laranjeiras do sul (1964-68). Lavorando in queste parrocchie, come ci ricorda P. Herondi de Araujo, “P. Vincenzo era responsabile di oltre cinquanta comunità, ubicate nella vasta area di Laranjeiras do Sul … per servire tutti i fedeli di queste comunità nella vasta parrocchia, p. Vincenzo si metteva in strada ogni giorno, con il sole su strade buone o con le piogge su strade cattive. Nulla lo fermava! Con gioia e determinazione, partiva dal centro della parrocchia per servire la gente; a volte andava e veniva in giornata, altre volte pernottava fuori, accettando l’umile ospitalità delle famiglie o dormendo nella sacrestia della chiesa, adeguandosi alle situazioni della gente.”
In seguito fu parroco a Campo Mourao dal 1970 al 1980, e nella parrocchia di S. Francisco Xavier a Piracicaba dal 1980 al 1996, con una breve interruzione da marzo a novembre del 1990 quando fu parroco nella parrocchia di S. José, a Jaguapità. P.Vincenzo entrava nella vita della gente e si faceva amare, come ci ricordano varie testimonianze dei suoi ex parrocchiani: “Padre Vincenzo si è sempre distinto per la semplicità: si abbassò al livello di noi poveri: vestiva abiti comuni e aveva sempre un berretto in testa: attraversava le baraccopoli, entrava nelle case dei più poveri e dei più ricchi: in quelle dei più poveri per vedere le loro esigenze, e in quelle dei più ricchi per chiedere gli aiuti per i poveri. Inoltre si è distinto per il suo grande zelo per le cose di Dio; richiedeva serietà e dedizione da parte di coloro che dovevano lavorare nella chiesa; parlava della Madonna come uno che stesse parlando di sua mamma” (Celso Elia e famiglia).
Dal 1996 al 1997 fu vice parroco a Laranjeiras do Sul-Porto Santana, poi ancora vice parroco a Hortolandia dal 1997 al 1998, e infine a Londrina-Conjuntos dal 1998 al 2004. In seguito alle conseguenze di un incidente, nel 2004 dovette tornare in Italia per cure. Fu dapprima a Parma-Casa Madre, e poi a Pegli. Nel 2005 tornò in Brasile Sud, ma dovette rientrare a Parma poco dopo. Nel 2006 chiese alla DG ed ottenne di essere destinato ancora al Brasile Sud, dove svolse il suo nuovo ministero pastorale dapprima a Saltinho, dal 2007 al 2008 e poi a Piracicaba.
Era tornato in Italia a giugno per un periodo di vacanze e in occasione del suo 50º di ordinazione. Non poteva immaginare che quel giubileo così aspettato e preparato, l’avrebbe celebrato in un modo tutto speciale, alla presenza di quel Signore che l’aveva chiamato a dare la vita per la missione.
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