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60 anni di Fedeltà e Missione

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L’8 settembre scorso, nel Santuario di San Guido Maria Conforti, presso la Casa Madre dei Missionari Saveriani a Parma, si è celebrato con gioia e solennità il 60° anniversario di ordinazione sacerdotale di undici missionari saveriani, ordinati insieme il 25 ottobre 1964. Tra questi, sei padri hanno partecipato alla celebrazione nella Casa Madre: Alfiero Ceresoli, Antonio Germano, Dante Volpini, Lino Maggioni ed Evelino Basili. Gli altri padri sono: Domenico Costella, Lino Sgarbossa, Mario Sciamanna, Antonio Sottocornola e Raffaele Piras. Loro continuano a servire la missione in altri posti, mentre il padre Giuseppe Ibba è già tornato alla casa del Padre.

Purtroppo, a due settimane dalla celebrazione, il padre Lino Maggioni è deceduto, lasciando un profondo vuoto tra i confratelli e quanti lo hanno conosciuto e amato. Questo giubileo non è stato solo un momento di festa, ma anche un’occasione per ringraziare Dio per la vita e la missione di questi undici sacerdoti, veri testimoni dell’amore di Dio nel mondo.

Il padre Alfiero Ceresoli ha presieduto la celebrazione e ha condiviso una bella riflessione sulla fedeltà di Dio, sulla grazia dello Spirito Santo e sul dono della vocazione. Le sue parole, che riportiamo di seguito, sono cariche di gratitudine e fede.

Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo

53979698923 4a93c64371 k“Celebrare il giorno della propria ordinazione sacerdotale, dopo sessant’anni, significa anzitutto glorificare e lodare la fedeltà del Padre. Giorno dopo giorno, anno dopo anno, ha continuato a scegliermi con amore di Padre e a guidare i miei passi “sorreggendomi dolcemente come la madre sorregge il suo bimbo incapace al camminare perché non cada, mentre al dir del Salmista, apre la sua mano benefica e riempie di benedizione ogni essere. Tutto ciò che possediamo, tutto che ci circonda, l’aria che respiriamo, il suolo che ci sostiene, la luce che ci rallegra, il cibo che ci alimenta, l’acqua che ci disseta, tutto, tutto è dono suo”.

Le parole di padre Alfiero richiamano l’infinita tenerezza con cui Dio Padre si prende cura di ciascuno di noi, un tema centrale della spiritualità saveriana. Per lui e i suoi confratelli, l’ordinazione sacerdotale non è mai stata una conquista personale, ma una scelta costante del Figlio e una chiamata a rimanere in comunione con Lui.

Un Dono del Padre e una Scelta Quotidiana da Parte del Figlio

Continua padre Alfiero: “È bello svegliarsi ogni mattino e essere certi che il Signore ha vegliato tutta la notte e, dopo aver pregato e consultato il Padre, raduna i dodici ‘perché stessero con lui e per mandarli a predicare’ (Mc 3,14). E fra gli apostoli ci sono anch’io, a prescindere dalle mie mille e una debolezze. Il fratello mio, Gesù Cristo figlio di Maria, me lo ha assicurato: egli non si vergogna di chiamarli fratelli (Ebrei 2:11)”.

In sessant’anni di missione, il padre Alfiero ha vissuto la consapevolezza che è Cristo a scegliere, ogni giorno, di chiamarlo, di accompagnarlo e di perdonare le sue fragilità. La vocazione saveriana, in sintonia con l’ideale di San Guido Maria Conforti, è stata per lui un cammino di affidamento totale al progetto di Cristo, che vuole “una sola famiglia, un solo ovile ed un solo pastore” (DP 22).

La Forza dello Spirito Santo: Strumento della Parola e della Grazia

Sessant’anni di fedeltà e di missione sono possibili soltanto grazie alla potenza dello Spirito Santo, che agisce incessantemente nel cuore dei sacerdoti. Il ricordo dell’imposizione delle mani del Vescovo Pietro, che invocò lo Spirito Santo su di lui, è un punto fermo nel percorso di padre Alfiero. È lo stesso Spirito, oggi come allora, a rendere fruttuosa la sua predicazione, a toccare i cuori degli uomini e a spingerlo ai confini della terra.

Padre Alfiero conclude con un’invocazione: “Sia unito a noi, o Signore, nell’implorare la tua misericordia per il popolo a lui affidato e per il mondo intero. Così la moltitudine delle genti, riunita in Cristo, diventi il tuo unico popolo, che avrà il compimento nel tuo regno”.

Questa celebrazione, carica di spiritualità e di memoria, è un ringraziamento collettivo per la presenza instancabile e appassionata di questi sacerdoti, veri testimoni dell’amore di Dio nel mondo. I sessant’anni trascorsi nella vigna del Signore sono segno tangibile di un’esistenza consacrata al Vangelo e alla causa della missione, in perfetta armonia con il carisma di San Guido Maria Conforti.

Alfiero Ceresoli sx
25 Ottobre 2024
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