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Al varco, senza selfie

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Desio gennaio 2016

al varco, senza selfie

Il ritiro Vangelo e Zen di Roma mi ha dato l'occasione di compiere il gesto giubilare. Alle 7 del mattino, quando i pellegrini e i turisti sono ancora rari, ho varcato la soglia della porta santa della basilica di San Pietro. Una breve sosta orante davanti al capolavoro di maternità divina - umana che è la Pietà di Michelangelo, quindi mi sono recato al confessionale per chiedere a un sacerdote l'ascolto dei peccati della mia vita e il perdono divino e umano. Il confessore che mi sono trovato davanti era un sacerdote dalla fisionomia dimessa, esile, dal volto color datteri. Parlava un perfetto italiano con un accento straniero. Dopo aver ricevuto il segno del perdono, stringendogli la mano gli ho chiesto quale fosse la sua lingua materna. “Sono un sacerdote cattolico arabo”, mi rispose: “Al tuo paese essere cristiano costa sacrifici!”, replicai. “Sì, ma li facciamo volentieri”, mi rispose...

05 Febbraio 2016
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