Carissimi confratelli, nei giorni scorsi, mentre rileggevo gli orientamenti emersi dall’ultimo Capitolo Regionale, mi è venuta in mente questa domanda. Come essere missionari saveriani in un paese non cristiano senza perdere l’identità dello spirito di famiglia?
Ora che è passato un po’ di tempo da quando abbiamo celebrato il nostro XVI Capitolo Regionale, nel novembre dello scorso anno, credo che senza accorgercene abbiamo voluto dare una risposta a questa domanda che, personalmente, mi sono posto in questi giorni. Penso che a volte ci lasciamo trasportare dalla rapidità con cui molte cose cambiano, o dalla possibilità che la società offre di cambiare tante cose, a volte anche i costumi, soprattutto da quando è iniziata la pandemia. Ma sono convinto che, nonostante questi cambiamenti, c’è qualcosa che non deve cambiare: la nostra identità di essere e vivere la nostra vocazione missionaria ed è quella di vivere in fraternità. Condivido ora con tutti voi i frutti del nostro XVI Capitolo Regionale.
